Documento 3: classificazione patologie degenerative
RAPPORTO 13245
OGGETTO: classificazione patologie degenerative.
Dai dati inviatici dall’Area 51, dalla Fondazione Rainuma e dal Centro Ricerche Saotome siamo arrivati a stabilire un profilo generale dei soggetti affetti dalle patologie Alfa, Beta, Gamma.
I soggetti di tipo Alfa riscontrano nel loro organismo il parassita Vegan.
Gli esperimenti hanno sviluppato un tempo di incubazione variabile, dai 10 ai 30 anni, leggermente accelerato all’esposizione dei Raggi G.
La mutazione è incontrollabile: nella fase avanzata, il cervello dell’ospite viene gravemente danneggiato da pesanti emorragie (ancora non siamo stati in grado di stabilire una causa) e il corpo viene completamente controllato dal parassita, che ne cambia l’assetto fisico in maniera non permanente a seconda dei suoi scopi.
In tutti i casi i soggetti sono macchine per uccidere senza personalità. Tuttavia, il clone numero 5, benché abbia sviluppato mutazioni fisiche di entità GRAVE, ha mantenuto una sua personalità. Il fatto che la personalità sviluppata da numero 5 NON corrisponda a quella prima dello sviluppo totale del Vegan, ha portato a interrogarsi sulla possibilità che questi parassiti abbiano tratti caratteriali propri. Un’altra ipotesi sarebbe una violenta schizofrenia nel soggetto, sottoposto a sollecitazioni fisiche superiori alla soglia umana.
Il carattere dei soggetti infestati dai Vegan resta comunque violento e pericoloso.
I soggetti di tipo Beta sono, nel 90% dei casi, tali in seguito al contatto con esposizione prolungata a radiazioni di tipo G.
Il restante 10% è – secondo i dati inviati dalla Fondazione Rainuma – attribuibile a fortissime situazioni di stress sociale. Questa teoria è suffragata da tali elementi:
1. la maggior parte dei soggetti malati ha trascorso buona parte della sua vita in situazioni di alto degrado.
2. Buona parte dei soggetti occidentali ha sviluppato tratti ferini e animaleschi propri delle leggende locali. Il 79% dei soggetti orientali, invece, presenta come caratteristiche ricorrenti corna e aumento della massa tipici della mitologia sugli Oni (controllare a riguardo i dati del professor Saotome). Sembra quasi che il corpo si modelli seguendo un imprinting culturale specifico.
I soggetti di tipo Beta obbediscono alle esigenze dettate dal cervello rettile: nutrirsi e riprodursi, principalmente. Sono privi, negli stadi più avanzati, di una razionalità classificabile come “umana” e attaccano a vista. A differenza dei soggetti Alfa, stabilizzano la loro mutazione pur avendo modo a loro volta di esercitare un certo controllo cellulare sui propri corpi. Non è possibile parlare di parassiti: l’organismo di questo tipo di creature sembra esserne privo.
I soggetti di tipo Gamma sono documentati più specificatamente nei protocolli MZ. I soggetti sottoposti a osservazione comunque non hanno presentato caratteristiche rilevanti in quest’arco di anni.
OGGETTO: classificazione patologie degenerative.
Dai dati inviatici dall’Area 51, dalla Fondazione Rainuma e dal Centro Ricerche Saotome siamo arrivati a stabilire un profilo generale dei soggetti affetti dalle patologie Alfa, Beta, Gamma.
I soggetti di tipo Alfa riscontrano nel loro organismo il parassita Vegan.
Gli esperimenti hanno sviluppato un tempo di incubazione variabile, dai 10 ai 30 anni, leggermente accelerato all’esposizione dei Raggi G.
La mutazione è incontrollabile: nella fase avanzata, il cervello dell’ospite viene gravemente danneggiato da pesanti emorragie (ancora non siamo stati in grado di stabilire una causa) e il corpo viene completamente controllato dal parassita, che ne cambia l’assetto fisico in maniera non permanente a seconda dei suoi scopi.
In tutti i casi i soggetti sono macchine per uccidere senza personalità. Tuttavia, il clone numero 5, benché abbia sviluppato mutazioni fisiche di entità GRAVE, ha mantenuto una sua personalità. Il fatto che la personalità sviluppata da numero 5 NON corrisponda a quella prima dello sviluppo totale del Vegan, ha portato a interrogarsi sulla possibilità che questi parassiti abbiano tratti caratteriali propri. Un’altra ipotesi sarebbe una violenta schizofrenia nel soggetto, sottoposto a sollecitazioni fisiche superiori alla soglia umana.
Il carattere dei soggetti infestati dai Vegan resta comunque violento e pericoloso.
I soggetti di tipo Beta sono, nel 90% dei casi, tali in seguito al contatto con esposizione prolungata a radiazioni di tipo G.
Il restante 10% è – secondo i dati inviati dalla Fondazione Rainuma – attribuibile a fortissime situazioni di stress sociale. Questa teoria è suffragata da tali elementi:
1. la maggior parte dei soggetti malati ha trascorso buona parte della sua vita in situazioni di alto degrado.
2. Buona parte dei soggetti occidentali ha sviluppato tratti ferini e animaleschi propri delle leggende locali. Il 79% dei soggetti orientali, invece, presenta come caratteristiche ricorrenti corna e aumento della massa tipici della mitologia sugli Oni (controllare a riguardo i dati del professor Saotome). Sembra quasi che il corpo si modelli seguendo un imprinting culturale specifico.
I soggetti di tipo Beta obbediscono alle esigenze dettate dal cervello rettile: nutrirsi e riprodursi, principalmente. Sono privi, negli stadi più avanzati, di una razionalità classificabile come “umana” e attaccano a vista. A differenza dei soggetti Alfa, stabilizzano la loro mutazione pur avendo modo a loro volta di esercitare un certo controllo cellulare sui propri corpi. Non è possibile parlare di parassiti: l’organismo di questo tipo di creature sembra esserne privo.
I soggetti di tipo Gamma sono documentati più specificatamente nei protocolli MZ. I soggetti sottoposti a osservazione comunque non hanno presentato caratteristiche rilevanti in quest’arco di anni.
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